Nella ricerca continua legata all’amore per l’iconografia mi sono imb
Ho realizzato l’icona della vergine della passione per il grande fascino che questa icona esercita su di me.
In essa viene raffigurata la madre che tiene in braccio il bambino.
Questa icona appartiene alla tipologia “ODIGHITRIA”, cioè Maria che indica il figlio come unica via di salvezza, ha lo sguardo rivolto ai fedeli a voler indicare che solo nel figlio c’è la strada per vivere in modo salvifico ogni croce ed ogni sofferenza. Il suo manto è di colore rosso che indica la natura umana e l’abito di colore azzurro rappresenta la divinità a cui è fatta partecipe.
Le tre stelle sul manto indicano la sua verginità, prima durante e dopo il parto.
Ai lati del nimbo sono raffigurati due angeli che portano gli strumenti della passione.
Il Cristo guarda alla sua sinistra verso l’arcangelo Gabriele che gli mostra la croce e la corona di spine mentre l’altro angelo porta la lancia la spugna e l’aceto, ed hanno le mani velate in segno di adorazione.
Il Cristo mostra un moto di paura, e con un gesto commovente e profondamente umano pone le sue manine nella mano della madre, afferrando il pollice quasi a cercare rifugio che lo sottragga al dolore che lo attende facendogli anche sfuggire dal piede il sandalo.
La Vergine acconsente al sacrificio del figlio perché l’uomo sia salvato, cosicché la madonna diventa la madre di tutti i viventi.
La mia icona rende felici i suoi proprietari che, dopo averla fatta benedire rendendola così un sacramentale, l’hanno posta sopra il loro letto, pronta ad accogliere ogni loro preghiera e alleviare ogni problema.